Esplora la zona
Scopri la costa
Visita i luoghi significativi che rendono questa terra un paradiso!
Luoghi e Monumenti importanti

Lungo mare Vittorio Emanuele III
Il Lungomare, divenuto celebre come via di passeggio ideale per ammirare i famosi tramonti tarantini nasce già con l'edificazione del Borgo Umbertino.
Durante il ventennio fascista, l'intera area fu interessata da importanti opere di riprogettazione su disegno di Ferdinando Bonavolta che lo immaginò quale un vero e proprio centro direzionale. Infatti, l'itera area fu oggetto di importanti opere di monumentalizzazione finalizzate a dare ulteriore prestigio architettonico alla città di Taranto ed al suo importante ruolo nelle vicende politiche e culturali del tempo. I grandi palazzi, i cui disegni ed esecuzioni furono affidati ai più grandi architetti operanti soprattutto nella Capitale (Brasini e Bazzani, solo per citarne alcuni), contribuirono a creare un affaccio al mare estremamente scenografico che con il tempo si era arricchito di pittoreschi stabilimenti balneari su palafitta.

Isola di San Pietro
L'Isola di San Pietro è parte del piccolo arcipelago delle Cheradi, ricco di storia e biodiversità.
Anticamente posto a difesa della Città durante le guerre, è un posto magnifico sia sopra che sotto il livello del mare. Un tempo quest'isola era sede di fitte foreste di alberi che generavano ambra di finissima qualità. C'era chi soprannominava queste isole "Auree" per via dell'ingente quantità di corallo. Da qui forse il toponimo Coradi e Chèradi. Ventimila anni fa, durante una fase glaciale, l'isola era una collina alta circa 130 metri. In epoca greca e romana, risulta che fosse abitata ed estesamente utilizzata.

Più informazioni sui luoghi cliccare qui
I marinai
Il Monumento al Marinaio di Taranto è uno dei monumenti del Borgo Nuovo della città. Dedicato ai marinai della Marina Militare Italiana, fu realizzato in bronzo sul corso Due Mari dallo scultore Vittorio Di Cobertaldo nel 1974, per volontà dell'ammiraglio Angelo Iachino, comandante della flotta di stanza a Taranto durante la seconda guerra mondiale, che volle far dono dell'opera alla città che fu teatro della famosa "Notte di Taranto".